Un esercizio che faccio spesso con i bambini durante i laboratori di archeologia è quello di fermarmi insieme a loro ad osservare.
Perché solo concentrando lo sguardo su qualcosa possiamo cogliere i dettagli di un tutto.
Non è un esercizio semplice per i bambini che solitamente sono frettolosi nelle attività.
Da qualche mese sto lavorando con una classe e ho notato che fermarsi a cogliere i dettagli è diventata – quasi- un’abitudine anche per loro.
All’inizio del percorso di archeologia, i bambini e le bambine guardavano e vedevano un’immagine e la descrivevano in maniera approssimativa:
dicevano chi era il soggetto,
i colori. Stop.
Ora siamo arrivati a vedere di più, come i dettagli di un tessuto su un affresco, cogliere le parti mancanti di un reperto, ecc.
Siamo così passati dal semplice vedere ad un buon esercizio di osservazione.
L’osservazione fa sì che nei bambini sorgano domande e insieme proviamo a dare una risposta.
Questo mi permette così di incoraggiarli a porre e a porsi ulteriori domande e a stimolarli al ragionamento induttivo.